Tipologie carte da gioco

Una evidente variazione delle carte moderne riguarda i semi utilizzati. I vari semi prendono il nome dal paese di origine, ma il loro uso non coincide necessariamente con i confini nazionali. Le carte da gioco italiane ad esempio, a seconda della regione, fanno uso sia di semi italiani, sia di semi spagnoli, francesi o tedeschi.

In generale i semi italiani, spagnoli e portoghesi condividono gli stessi tipi di simboli (bastoni, spade, denari e coppe) e sono collettivamente detti semi latini, ma si differenziano principalmente in come sono rappresentati e disposti i simboli delle carte di bastoni e di spade. Nei semi italiani le spade sono ricurve e disposte in modo da incrociarsi, in quelli spagnoli e portoghesi sono dritte. I bastoni dei semi italiani sono sottili e dritti, mentre quelli dei semi spagnoli e portoghesi sono nodosi randelli. Inoltre mentre nei semi italiani e portoghesi spade e bastoni sono disposti in modo da intrecciarsi, in quelli spagnoli non si intrecciano.

Francesi

Il mazzo principale in uso oggi consiste di 54 carte, ed include 13 carte per ognuno dei 4 semi (picche ♠, cuori ♥, quadri ♦ e fiori ♣, figure simmetriche sullo stile delle carte di Rouen) e due jolly (uno dei quali più colorato dell’altro). Le 13 carte per ogni seme sono composte da dieci carte numeriche, dall’1 (l’asso) fino al 10 (ognuna delle quali riportante tanti simboli del suo seme corrispondenti al suo valore numerico – il simbolo dell’asso è notevolmente più grosso di quello delle altre carte), da un fante, da una regina e da un re. Generalmente su due angoli opposti, quello in alto a sinistra e in basso a destra, (o, in alcuni casi, su tutti e quattro gli angoli) è riportato il valore della carta per facilitarne l’identificazione quando sono tenute in mano a ventaglio.

L’asso di picche ha un simbolo di solito più grosso e decorato degli altri, in una tradizione iniziata dopo una legge promulgata da Giacomo I d’Inghilterra che richiedeva una stampigliatura su quella carta come prova del pagamento della tassa sulla produzione delle carte da gioco.

Alcune varianti dello stile internazionale: da sinistra carte da bridge, poker, blackjack, regionali, regionali con indici
Sebbene alcuni elementi delle figure siano raramente usati in gioco alcuni sono degni di nota:

Il fante di picche e quello di cuori sono disegnati di profilo e pertanto vennero soprannominati (nei paesi anglosassoni) one-eyed Jack («fante con un occhio solo»), mentre gli altri di fronte;
Il re di cuori ha alle volte una spada dietro alla sua testa e pertanto venne soprannominato re suicida. Originariamente, come spiegato più sopra, era un’ascia che la figura brandiva e che si è trasformata a causa del deterioramento dei dettagli nel tempo.
Le carte da gioco hanno una dimensione tipica, detta bridge size (3,5 pollici – 89 mm di altezza × 2,25 pollici di larghezza – 57 mm), che è quella più utilizzata. La poker size ha la stessa altezza ma è lievemente più larga (2,5 pollici – 62 mm).

I mazzi di Blackjack per casinò alle volte includono dei segni per essere identificate da una macchina[senza fonte], e in generale i mazzi da casinò hanno indici su tutti e quattro gli angoli anziché solo su due. Molti dei mazzi hanno grandi indici per l’uso in giochi di stud poker dove la possibilità di leggere le carte da lontano è un beneficio e le dimensioni delle mani di gioco sono piccole.

Per abbreviare il nome delle carte si usa generalmente (per le carte numeriche) il suo valore seguito dal suo seme (eccetto l’Asso indicato con “A”), mentre per le figure si usa “J”, “Q” e “K” rispettivamente per “Fante”, “Regina” e “Re” (sono le abbreviazioni dei nomi inglesi Jack, Queen e King). Per esempio le carte del seme di picche sono: “A♠”, “2♠”, “3♠”, “4♠”, “5♠”, “6♠”, “7♠”, “8♠”, “9♠”, “10♠”, “J♠”, “Q♠”, “K♠”.

Italiani

Nonostante il nome, questi semi sono usati solo in alcune zone dell’Italia settentrionale (grosso modo l’ex Repubblica di Venezia, incluse Bergamo e Brescia) e nel bolognese. Nelle restanti zone d’Italia sono diffusi semi di tipo “spagnolo” o di altro tipo (vedi sotto). Sono inoltre i semi tradizionali usati nei mazzi di tarocchi.

I semi italiani, oggi diffusi soprattutto in Italia settentrionale, sono bastoni, ori o denari, spade e coppe. Hanno le spade in forma di scimitarre e i bastoni in forma di scettri o mazze cerimoniali. Gli assi elaborati possono riportare un motto.

Spagnoli

Oltre che in Spagna, sono usati nei paesi latino americani di lingua spagnola, nella regione del Rossiglione francese e in molte regioni italiane, dall’Emilia alla Sicilia alla Sardegna. Le carte sono inoltre prodotte specificatamente per il gioco dell’Aluette, diffuso in Bretagna e Bordeaux.I semi di origine spagnola sono bastoni, ori o denari, spade e coppe. Rispetto ai corrispettivi italiani si notano i bastoni in forma di tronchi o randelli e le spade più corte e dritte. Gli spagnoli hanno un mazzo speciale, detto baraja española.

Tedeschi e austriaci

Le carte tedesche e austriache hanno un aspetto diverso. Mentre nella Germania renana e settentrionale sono in uso carte di modello francese, nella Germania del sud, nell’Austria, nell’Alto Adige e nell’Europa danubiana, sono diffusi i mazzi tradizionali con cuori, campanelli, foglie e ghiande (che sostituiscono rispettivamente cuori, quadri, fiori e picche). Si usano anche in altre aree d’Italia ove sono presenti minoranze di lingua tedesca, in Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia, Bosnia e Transilvania. Ad esempio, nella Valcanale (Friuli Venezia Giulia) si gioca a “Schnaps” (variante più semplice del “Bauernschnapsen” austriaco), un gioco con venti carte e di conseguenza con partite molto brevi.

Il mazzo di carte regionale a semi tedeschi usato nell’Alto Adige è detto Salisburghese (Salzburger), composto un tempo da 36 ed ora più frequentemente da 40 carte a figure intere. Il particolare che più lo differenzia (oltre ai semi) dagli altri mazzi regionali italiani sono i valori. Nell’ordine sono presenti l’Ass (l’asso), le carte numerali del 5, del 6 (che includono il Weli, che ha funzione di Joker in vari giochi), del 7, dell’8, del 9 e del 10 e le figure, che sono l’Unter / Bube (il Fante o Valletto Inferiore) l’Ober / Dame (il Fante o Valletto Superiore) ed il König (il Re).

Francesi con colori tedeschi

Dopo la riunificazione tedesca sono stati introdotti dei mazzi con semi francesi e colori tedeschi, con i quadri di colore giallo arancio come i campanelli, e le picche verdi come le foglie, come compromesso nazionale tra regioni che usano i semi francesi e quelle che usano i semi tedeschi. Queste carte sono utilizzate nei tornei internazionali di Skat.

Svizzeri

Per giocare al gioco nazionale svizzero, chiamato Jass, ad est della linea Brünig-Napf-Reuss si usa un mazzo di 36 carte, che ha due semi in comune con le carte tedesche (ghiande – Eicheln e campanelli – Schellen) e due semi diversi (scudi – Schilten e rose – Rosen). I valori vanno dal sei al nove, la Bandiera (Banner) corrisponde ai 10, poi vi sono le figure Under, Ober, König ed infine un Due con valore di Asso (As, Sau, Daus).

Giapponesi

In Giappone le carte da gioco sono state introdotte dai portoghesi e successivamente sono state modificate creando il mazzo da 48 carte Tenshō Karuta con i classici 4 semi: denari, coppe, bastoni, spade.

In seguito è nato il mazzo da 75 carte Unsun Karuta con 5 semi: denari, coppe, bastone, spade, giri (o circoli).

Infine sono nati i mazzi Hanafuda da 48 carte che hanno dei motivi floreali come base per i 12 semi (un fiore per ogni mese dell’anno).

Marocchini

In Marocco le carte da gioco seguono i semi spagnoli nella variante Cadíz (che è una variante della baraja spagnola destinata soprattutto all’esportazione).

Tecniche di produzione

La manifattura delle carte era interamente artigianale. La tecnica utilizzata era piuttosto costosa e non consentiva la produzione di massa. Alcuni sostengono che l’arte di incidere il legno, che portò alla stampa, sia nata addirittura per la necessità di stampare le carte da gioco. Ammesso che sia vero, bisogna dunque assumere che i primi produttori o pittori di carte di Ulma, Norimberga e di Augusta risalenti a un periodo tra il 1418 e il 1450 furono probabilmente anche incisori di legno.

Quel che è certo è che le carte vengono inizialmente stampate con il metodo della xilografia: sui fogli di carta vengono impressi i disegni mediante matrici incise nel legno, quindi colorate a mano sovrapponendo varie mascherine e utilizzando tamponi imbevuti di inchiostro – il che, per le produzioni più economiche implicava numerose sbavature. Il motivo principale del successo dei semi francesi e della loro diffusione nel mondo è legato probabilmente all’economicità della loro stampa: data la colorazione a tinta unita di questi semi le carte numerali possono essere prodotte direttamente mediante la sovrapposizione delle maschere senza dover passare per la xilografia (comunque necessaria per le figure).

Non si ha notizia di evoluzione nella stampa delle carte fino all’inizio del 1800 quando venne introdotta la litografia, più economica della xilografia, ma si deve arrivare al 1900 e all’introduzione della cromolitografia per poter produrre le carte da gioco senza bisogno di doverle colorare a mano.

Il processo produttivo che porta alla realizzazione di un mazzo di carte da gioco inizia col scegliere il materiale più adatto: cartoncino o plastica.

Le carte vengono impresse su fogli unici a cui successivamente viene applicato uno strato di vernice per aumentarne la luminosità, la brillantezza dei colori, la viscosità e la durata nel tempo.

Nel mercato odierno, sono presenti alcuni prodotti che, grazie a particolari trattamenti superficiali quali la calandratura e telatura, garantiscono una maggiore durata nel tempo sia per un uso casalingo che professionale del mazzo.

Successivamente, i fogli vengono tagliati e predisposti in bande, cioè in strisce verticali che, a loro volta, vengono passati in una lama e quindi tagliati in singole carte. I mazzi di carte ottenuti, attraversano il processo automatizzato di arrotondamento degli angoli, per giungere quindi alla forma tipica della carta da gioco moderna.

Infine, ogni mazzo viene confezionato ed avvolto in cellophane ed inserito nell’astuccio pronto per la distribuzione e l’utilizzo.