Storia
Questa forma di collezionismo è nata in Europa dopo la diffusione delle prime bustine, risalente agli albori del XX secolo. Esse si trovano in bar, ristoranti, distributori automatici, fast foodalberghi e altri luoghi che forniscono servizi di genere alimentare.
Oggetto della collezione
Le bustine possono distinguersi per: casa produttrice, luogo o locale pubblicizzato, dimensione, forma o serie di appartenenza. Nel luogo in cui sono presenti, esse vengono spesso raccolte in appositi contenitori per facilitarne l’utilizzo da parte del pubblico.
Una bustina – che può contenere zucchero di barbabietola oppure di canna – contiene all’incirca 5 g del prodotto. La collezione non si limita alle bustine piene (i cui “praticanti” sono detti «glicofili») ma anche a quelle vuote (raccolte dai «periglicofili»).