Molto probabilmente la loro origine si deve all’uso di applicare sul lembo della lettera un’etichetta chiudilettera, sistema che alla metà dell’800 cominciò a sostituire i sigilli di ceralacca.
Ma il termine “bollo chiudilettera” appare limitativo nel descrivere un oggetto che per quasi 100 anni è stato un importante veicolo di storia, cultura, arte e tradizioni in tutti i Paesi del Mondo. Non è un caso che il termine “erinnofilia” derivi dal tedesco Erinne(rungsmarke) che significa “(francobollo) commemorativo”. Quello di ricordare è stata infatti la vocazione principale dei “bolli chiudilettera”: commemorare un evento passato, annunciare un evento futuro, o anche ricordare come propaganda.
Sotto questo profilo i “bolli chiudilettera” piuttosto che i francobolli o le cartoline postali, sono assimilabili ai manifesti (significativamente gli anglosassoni li chiamano “poster stamps” letteralmente “francobolli manifesto”) e come questi dovevano avere la capacità di catturare subito l’attenzione anche con un’occhiata fuggevole e distratta.
Per questo motivo i “bolli chiudilettera” hanno sviluppato un elevato livello di raffinatezza e di essenzialità grafica che ha anticipato fin dai primi anni del ‘900 i concetti moderni di pubblicità.
A seconda delle diverse finalità per cui venivano prodotti, i “bolli chiudilettera” possono essere divisi in categorie:
Bolli commemorativi realizzati con lo scopo di pubblicizzare o ricordare un avvenimento
Bolli di propaganda tra cui: propaganda autarchica, militare, politica, religiosa
Bolli Reggimentali o militari (prodotti quasi tutti in occasione della prima guerra mondiale)
Bolli di assistenza e beneficenza tra cui comitati di preparazione alla guerra, Croce Rossa, TBC
Bolli pubblicitari e turistici
Scorrendo le pagine del “Catalogo degli Erinnofili Italiani dal 1860 al 1945” se ne possono apprezzare i tanti motivi di interesse di questo particolare tipo di collezionismo a partire da quello storico legato alle vicende del risorgimento italiano, della prima e della seconda guerra mondiale e del fascismo, per continuare con l’interesse artistico con tutti i più importanti autori del panorama grafico italiano dall’Art Nouveau al Futurismo, per finire con gli aspetti economici e sociali con riferimento a centinaia di fiere ed eventi che coprono tutto il territorio italiano da Merano a Palermo.