Il 7 marzo 1985, grazie all’allora Ministro della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti, fu emanata un’ordinanza (n.782), dove fu disposto che tutte le Prefetture Italiane, il Ministero dell’interno e ovviamente il Dipartimento della Protezione civile, fossero collegate tramite stazioni HF-VHF Radioamatoriali e che fossero gestite e mantenute attive, da un gruppo volontario di radioamatori che in questo modo, potevano e possono ancora oggi garantire comunicazioni d’emergenza anche in caso di totale black-out dei sistemi di comunicazione standard o di gravi calamità naturali, dove solitamente i collegamenti classici, come telefoni cellulari, telefoni con filo, e quindi anche i collegamenti internet, vengono resi inutilizzabili.
Il radioamatore stesso, purché titolare di Autorizzazione generale all’impianto di stazione, potrà quindi progettare, modificare o costruire ex novo i propri radiotrasmettitori purché ottemperanti le specifiche tecniche stabilite dal Ministero.
Nominativo radioamatoriale
Il nominativo radioamatoriale è composto da lettere e numeri, assegnati dall’autorità competente in ciascun paese (per l’Italia, il Ministero dello Sviluppo Economico). Il nominativo è divisibile in due parti: il prefisso ed il suffisso.
Nel caso del nominativo IK1AAA, il prefisso è costituito da IK1, mentre il suffisso è AAA. Il prefisso è formato a sua volta da un prefisso nazionale (IK nell’esempio, dove I indica che il nominativo appartiene ad una stazione italiana) e da un numero di call area (1). Il numero di call area varia in base al prefisso postale Cap. Zona 0: Lazio, Umbria e Sardegna; zona 1: Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta; zona 2: Lombardia; zona 3 Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia; zona 4: Emilia-Romagna; zona 5: Toscana; zona 6: Marche e Abruzzo; zona 7: Puglia e Basilicata; zona 8: Campania, Calabria e Molise; e infine zona 9: Sicilia.
I prefissi utilizzati fanno parte di assegnazioni stabilite in sede internazionale dalla Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), emanazione delle Nazioni Unite. Alcuni esempi:
- HB9 è un prefisso svizzero.
- S51 è un prefisso sloveno.
- PA1 è un prefisso olandese.
- EA4 è un prefisso spagnolo.
- PY1 è un prefisso brasiliano.
- 3A2 è un prefisso del Principato di Monaco.
- VU2 è un prefisso dell’India
- 5V7 è un prefisso del Togo
- HV5 è un prefisso del Vaticano
- SV2/A è un prefisso del Monte Athos
Bande Operative
I radioamatori possono operare su porzioni ben precise dello spettro elettromagnetico. Le bande sono allocate nelle gamme LF, MF, HF, VHF, UHF, SHF ed EHF, secondo il Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, o PNRF, redatto dal Ministero delle Comunicazioni, su indicazioni dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU o UIT). Le bande LF, MF, HF permettono generalmente comunicazioni anche intercontinentali, mentre VHF, UHF, SHF, EHF quasi sempre solo locali, nazionali ed occasionalmente europee.