Comportamento e cache

Il geocaching è un gioco con delle regole più o meno esplicite che evitano di creare pericoli per i partecipanti, per l’ambiente, per animali o altre persone. Per questo motivo è un gioco che può essere (ed è ampiamente) praticato da famiglie con bambini.

Nelle regole, che devono essere esplicitamente approvate prima di registrarsi ad uno dei siti web di geocaching, viene sempre fatto presente che i “babbani” si sentono un po’ impauriti da attività che coinvolgano segretezza, scatole nascoste, tecnologie che ricordano i film di spionaggio. Pertanto si cerca sempre di fare ben presente questa caratteristica a coloro che decidono di dedicarsi a questo gioco: ad esempio, viene sempre esplicitamente ricordato che i tesori non vanno mai nascosti in luoghi che possono creare allarme, pericolo, o essere scambiati per oggetti pericolosi, né in luoghi che possono essere danneggiati in caso di forte incremento antropico (ad esempio, siti archeologici o particolari oasi naturali). Negli Stati Uniti, dove il gioco è molto diffuso, vi sono stati casi in cui alcuni geocacher sono stati fermati dalle forze dell’ordine in quanto sospettati di essere terroristi nell’atto di costruire bombe artigianali o piazzare esplosivo sotto a ponti. In un caso, poi, un cache è stato “visitato” da una squadra di artificieri convinta di avere a che fare con un bomba.

In Italia è capitato ad alcune persone di venire fermate per accertamenti dalle forze dell’ordine, per fortuna senza conseguenze, a differenza di altri paesi europei (come la Svizzera) dove qualche giocatore ha avuto la sfortuna di passare alcune notti in cella. Un altro avvenimento degno di nota è l’episodio avvenuto a Padova, dove un geocache è stato scambiato per una bomba e fatto brillare dagli artificieri.

Cache

Per rendere il gioco più interessante, sono stati proposti diversi tipi di cache. Attualmente quelli più diffusi sono:

  • Tradizionale: il classico e più diffuso geocache, solitamente caratterizzato da una scatola impermeabile che, a seconda della dimensione, contiene un logbook e vari oggetti. Le coordinate indicate sulla pagina sono quelle dove è nascosto il cache.
  • Multi-cache: una specie di caccia al tesoro all’interno del geocaching. Le coordinate fornite sulla pagina web del cache corrispondono ad uno o più indizi che consentono di raggiungere altre coordinate o un altro luogo, dove è possibile trovare o il cache finale oppure altri indizi… sino a raggiungere il luogo finale dove è nascosto un cache tradizionale. Gli indizi possono essere di tipo fisico, ossia un cache che contiene al suo interno le informazioni per lo step successivo o per il punto finale, oppure di tipo virtuale, dove gli indizi vengono acquisiti dall’ambiente circostante (spesso tramite semplici operazioni matematiche). In diversi casi sono stati utilizzati questi tipi di cache per creare itinerari turistici all’interno di una città, di un borgo o di aree ristrette.
  • Mistery/Puzzle: È il tipo di cache ‘jolly’, da utilizzare quando, ad esempio, per trovare il contenitore finale è necessario risolvere un quiz, un rompicapo o cercare informazioni in rete. Appartengono a questa categoria i “Challenge cache”, ossia cache che possono essere loggati solo dopo aver dimostrato di avere completato una specifica prova (tipo trovare un determinato numero di cache in una specifica area, ecc.).
  • Event Cache: le coordinate sono accompagnate da una data e da un orario. A quell’ora e in quel posto ci si riunisce per conoscersi, incontrarsi di persona, parlare, discutere del geocaching e… solitamente mangiare abbondantemente piatti particolari. Quando l’Event Cache conta un numero di partecipanti uguale o superiore ai 500 si ha un “Mega-Event cache“.
  • CITO Event Cache: anche in questo caso le coordinate del cache sono accompagnate da una data e da un orario. Ci si trova non solo per stare insieme, ma nel puro spirito del CITO (Cache In Trash Out) insieme si seleziona un’area (grande o piccola, non importa) e la si ‘pulisce’ dall’immondizia.
  • Earthcache, un tipo molto particolare di cache dapprima introdotto negli Stati Uniti con la sponsorizzazione dell’Associazione Americana per la Geologia, poi diffuso nel resto del mondo. Non esiste alcun contenitore, ma le coordinate corrispondono ad un luogo caratterizzato da qualche particolarità geologica e/o legato all’ambiente e/o a reperti fossili. Si considera trovato quando si raggiunge il luogo e se ne fornisce la prova richiesta dal creatore della cache. L’idea alla base degli EarthCache è che la visita al luogo indicato dal cache dovrebbe avere uno scopo “educativo”.
  • Wherigo Cache: è l’ultimo nato nella famiglia dei cache, in parallelo con il nuovo gioco Wherigo. Le coordinate del listing portano al punto di partenza dove, tramite un GPS (o un palmare con GPS) in grado di eseguire una “cartuccia Wherigo”, si comincia a seguire le indicazioni date da tale cartuccia per arrivare alla meta.

Da qualche tempo non sono più accettate le richieste per la creazione di:

  • Cache Virtuale: le coordinate della pagina del cache portano ad un luogo dove non si trova alcun contenitore. Solitamente per poter dichiarare “trovato” questo cache è necessario seguire le indicazioni del proprietario, solitamente allegare una foto con il proprio GPS o inviare una email rispondendo ad una domanda che è pertinente al luogo dove ci si trova.
  • Webcam Cache: anche in questo caso non esiste alcun contenitore. Le coordinate della pagina del cache portano all’interno di un’area coperta da una webcam. È possibile dichiarare “trovato” il cache solo dopo aver pubblicato sul sito una propria foto scattata tramite quella webcam. L’immagine, ovviamente, può essere presa da qualcun altro con cui si è d’accordo (ma nulla vieta di portare con sé un portatile e prelevarla tramite un collegamento wireless ad internet).
  • Locationless Cache (altrimenti detti “reverse cache”, ossia “cache al contrario”): non è presente alcun contenitore, ma semplicemente la descrizione di un oggetto o di una caratteristica da trovare. Per poter dichiarare “trovato” questo cache è necessario pubblicare una foto dell’oggetto (o dell’informazione richiesta) insieme a sé stessi e al GPS e fornire le coordinate del punto. Un esempio di questo tipo di cache è la ricerca di un ponte mobile, di una costruzione a base ottagonale o di murales, ecc. ecc.

Dall’inizio del 2006 è stato creato un “gioco” parallelo chiamato Waymarking, con lo scopo di sostituire il ruolo occupato dai “Locationless”, “Virtual” e “Webcam” cache.